lunedì 5 novembre 2007

delirio di una notte di mezza estate




"...e cercavo con sguardo incerto di affrontare quel vento, senza risultato.

e rigirare le parole, fredde e effilate, nelle sue carni esposte

sangue al sangue, sentire tutta quella terra, quell'aria, quella luce.

e così proseguivo, rauco e dondolante, in un requiem di nostalgie, e mi sentivo scivolare via, piano-
Non ne potevo più, era l'ultima volta, l'ultima.

rimanere, fermo, senza nulla da dire, sernza quasi respirare, per timore di far vibrare anche un'unica nota di disaccordo
perchè non c'è nulla di peggio che sentirsi soli tra la gente.

... oh, ma poter spingere piano le dita nei suoi capelli, e afferrarla con dolcezza,
non farla scappare, la sua mente, il suo calore, le sue cellule: Qui, vicino...

... Sarebbe stato bello, bello e superfluo."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Good words.