"E con gli occhi chiusi pensò a una canzone, e tra i denti
cominciò a cantarla, sicchè, senza ragione, una lacrima lo
trascorse e il cuscino se la bevve, la trattenne tra la stoffa e
la pelle che scottava, ma quanto spesso piangeva, al ritmo
disordinato delle palpebre brucianti, una canzone nella testa
e il corpo annodato in uno spasmo invisibile, le lacrime si
rincorrevano coinvolgendo le orecchie, quasi tutte le mattine
che si svegliava.
Egli amava. Amava una ragazza e l'uomo ch'era diventato
per lei, secondo lui.
Sorridendo, le dedicò tutto quel pianto, e tirò su la testa
a rimirar la pozza che gli sembrò grande abbastanza."
Andrea Pazienza
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1 commento:
quello che stavo cercando, grazie
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